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She Came in Through The Bathroom Window capitolo 13

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IMeMine
view post Posted on 15/1/2010, 21:10




Ciao a tutte!!Buon anno!!Spero abbiate passato delle belle vacanze,sono tornata e spero che voi tutte siate ancora lì a leggere le mie follie sui Beatles!!Commentate,commentate,commentate!!Non vedo l'ora di leggere le vostre recensioni!!!
Un bacione grande!!!


CAPITOLO 13


Sono accoccolata sul divano di Paul,con Martha sdraiata al mio fianco,la testa appoggiata sul mio grembo.
In una mano una rivista,con l'altra accarezzo pigramente la testa del “mostro”.
L'articolo parla di Paul e...di me!
Ovviamente alla stampa non sono passate inosservate le nostre uscite e le mie visite a casa sua.
Hanno anche intervistato alcune delle ragazze che stanno fuori e non ne sono uscita molto bene,Jane è perfetta e io sono una scialba sconosciuta venuta da chissà dove a fregare il “loro” Paul.
-Oh Martha,ovviamente non posso reggere il paragone con Jane,e chi potrebbe?A parte te,ovviamente- dico arruffandole il pelo.
Preferisco non pensarci,ancora una volta accantono certi pensieri pericolosi in un angolino della mente.
Butto la rivista sul tavolino ed esco nel giardino sul retro,con Martha alle calcagna.
Ci divertiamo un po' a rincorrerci e rotolarci sull'erba,fino a che non veniamo interrotte dal padrone di casa.
Mi giro e lo vedo fermo sulla porta finestra,le braccia incrociate,un espressione di finta severità sul volto.
-Cosa devo fare con voi due?- dice scuotendo la testa rassegnato.
Martha gli salta addosso felice e appena lei ha finito di salutarlo gli butto le braccia al collo e gli stampo un bacio con lo schiocco sulla guancia.
-Portarci a fare un giro e comprarci un gelato...beh,almeno a me!-
Paul si mette a ridere e tutto quello che vorrei fare io è baciarlo.
-va bene ragazzacce,usciamo!-.
Come sempre ci sono delle ragazze fuori dal suo portone,che gli vanno incontro per salutarlo e chiedergli autografi e foto,io rimango un po' in disparte,tenendo Martha per il collare,così che non dia fastidio.
Cerco di rendermi invisibile ogni volta che siamo circondati dai fans.
-Scusa- una voce quasi sussurrata e un lieve tocco sulla spalla,mi giro e vedo una ragazzina rossa in viso,che tormenta la cinghia di una macchina fotografica.
Di sicuro vorrà chiedermi di farle un foto con Paul.
Tendo la mano e le dico sorridendo
-Certo che ti faccio una foto con Paul-
Ora mi sembra ancora più imbarazzata,scuote la testa negativamente,che voglia fare una foto a Martha?
-No,io vorrei...fare una foto con te,posso?-
Apro la bocca sbalordita
-C-certo!Sei la prima a chiedermelo e sono un po' stupita...e parecchio onorata-
La ragazzina sorride felice,mi accorgo che Paul ci sta guardando incuriosito,mi giro verso di lui
-ci faresti una foto?- gli chiedo
Il sorriso gli si allarga a dismisura e annuisce,viene verso di noi e sento la ragazza emettere un suono simile ad uno squittio,poverina,dev'essere davvero agitata.
Le cingo le spalle con un braccio e le dico sorridendo
-Fa questo effetto anche a me,ogni tanto!-
la ragazza si mette a ridere,coprendosi la bocca con la mano.
-A proposito,come ti chiami?-
-Maggie- risponde timidamente la ragazzina.
Le prendo la fotocamera dalle mani e la porgo a Paul
-Mi raccomando,facci una bella foto- gli ordino con un sorriso
-Con due belle ragazze come voi sarebbe impossibile il contrario- risponde con quel suo sorriso malizioso.
-Dite Cheddar!- ci suggerisce Paul,facendoci così ridere.
Fatta la foto,porge la macchina ad una delle altre ragazze
-Puoi farci una foto?- le chiede
Si avvicina a Maggie,così che ora lei si trova in mezzo a noi due e come me,le cinge le spalle.
La ragazza con la macchina dice
-Uno,due,tre..- e tutti insieme gridiamo
-Cheddar!- per poi scoppiare a ridere.
Mi volto verso Maggie e la vedo raggiante
-Grazie mille Liz- mi dice
-No,grazie a te,ti lascio l'indirizzo,così puoi spedirmi una copia della foto,ci tengo,mi raccomando!-
-Certo!- mi risponde,mentre prendo un pezzo di carta e la penna da una delle ragazze,le scrivo velocemente il mio indirizzo e aggiungo
“Alla mia prima (e unica) 'fan',un bacio grande,Lizzie”.
Paul le da anche un bacio sulla guancia,che la manda decisamente in visibilio.
Ci allontaniamo per fare la nostra passeggiata e Paul mi cinge le spalle,come ha fatto poco prima con Maggie,non dice niente per un po',ma lo vedo sorridere con la coda dell'occhio.
-Sei geloso perché comincio a rubarti le fans?- gli chiedo
Si volta verso di me,
-Forse dovrei- risponde sorridendo.
-Già,tra non molto ti sorpasserò,orde di ragazzi piantoneranno casa mia,chiedendomi una foto,un autografo...un bacio-
Mi attira in un forte abbraccio,Martha abbaia indignata
-Ehy!Niente baci,sono io il tuo ragazzo!- dice facendo il broncio.
“Quanto vorrei che fosse così” penso tra me tristemente.
Non parliamo praticamente mai del giorno che si sta inesorabilmente avvicinando.
Il giorno del matrimonio di Rose,abbiamo pianificato che sarà il giorno perfetto per la nostra “rottura”,per dare una spinta definitiva a Edward.
Ormai manca davvero poco,ma sia io che lui facciamo come se nulla fosse,ci frequentiamo come amici e facciamo la parte dei fidanzatini davanti agli altri.
A volte però le cose ci sfuggono di mano e io mi calo un po' troppo nel personaggio,per così dire...
Due giorni fa siamo usciti con Sophie,Edward,Jess,Tom e John.
Edward non faceva altro che baciare Sophie,ogni tanto lanciandomi degli sguardi così intensi da darmi dei brividi.
All'improvviso ho sentito la mano di Paul appoggiarsi alla mia nuca,guidandomi dolcemente a piegare la testa...le sue labbra sulle mie,calde,morbide,esigenti.
Ho socchiuso la bocca per poterlo assaporare meglio,subito il bacio si è fatto più profondo,sensuale e incalzante.
La mia mano si è posata sulla sua guancia,come animata da volontà propria. Non ho idea del tempo passato, C'eravamo solo io e lui,il resto del locale,no,il resto dell'intero mondo,era sparito.
Un fischio ci ha riportati sulla terra,era John.
-Se vai un po' più giù con la lingua ragazzo mio, le tiri fuori la cena dallo stomaco- ci siamo staccati,come se avessimo preso la scossa.
-Bleah!Che schifo John!- ha detto Jess disgustata.
-Beh,ma è vero mia cara,le stava facendo una visita alla gola!-
Paul ed io eravamo ancora occhi negli occhi,aveva uno sguardo trasfigurato,non glielo avevo mai visto,non so bene nemmeno io che significasse.
Forse ha pensato di essersi spinto troppo in là per una recita.
Dopotutto è pur sempre un uomo e a certi stimoli non riescono a resistere.
Per loro non è difficile essere attratti sessualmente anche se a livello affettivo non provano nulla.
Il resto della serata è passato senza che nemmeno mi sfiorasse la mano per caso.
Quando il giorno dopo sono andata a trovarlo a casa sua,mi ha accolto come se nulla fosse accaduto.
Torno con la mente al presente,siamo arrivati alla gelateria e Paul mi ha chiesto che gusto voglio
- Cioccolato! - rispondo cercando di scrollarmi di dosso questi pensieri.
Paul mi porge il cono e usciamo dalla gelateria,passeggiando piano,in direzione del parco preferito da Martha,che ci segue scodinzolando.
Nessuno dei due parla,ma è bel silenzio,dove semplicemente ci godiamo il gelato e la compagnia dell'altro.
Arriviamo al parco e Martha si fionda sul prato.
Mi giro verso Paul,lo trovo a fissarmi,quando incrocio quel suo sguardo così intento e profondo non riesco a sostenerlo,mi fa arrossire ogni singola volta,infatti spesso mi fissa col proposito di imbarazzarmi e farsi quattro risate.
Torno a guardare Martha e gli chiedo
-Che gusto hai preso?-
-Vaniglia- risponde,sempre continuando a fissarmi,lo vedo con la coda dell'occhio...dannato McCartney!
Do un'altra leccata al mio cono,è davvero ottimo questo gelato!
-Mmmmhh che buono- dico sentendomi un po' una bambina,ma non posso farne a meno!
-Posso assaggiarlo?- mi chiede,sento una nota divertita nella sua voce,anche lui starà pensando che sembro una bambina.
Mi volto di nuovo verso di lui,senza però guardarlo,sono tremendamente interessata dalla cabina del telefono alle sue spalle.
-Certo- rispondo con finta nonchalance allungando il braccio per fargli assaggiare il mio gelato.
-Lizzie- mi chiama,è solo un sussurro,finalmente lo guardo.
Ha ancora quello sguardo così intenso,i suoi occhi sembrano quasi neri.
Fa un passo,avvicinandosi appoggia la mano sulla mia che stringe il cono,ma invece di portarselo alle labbra scosta un po' il mio braccio,per potersi avvicinare ancora,ho il battito cardiaco a mille,si sta chinando verso di me,senza nemmeno pensarci chiudo gli occhi.
Sento il suo respiro caldo sulle labbra,profumo di vaniglia.
Mi domando se può sentire il mio cuore battere,col rumore che fa non mi pare così strano...da una distanza galattica sento che il gelato mi sta colando sulla mano,ma a chi importa?
Sto per alzare il viso per incontrare le sue labbra,quando la sensazione delle sue labbra fredde posate all'angolo della mia bocca e poi della sua lingua,come se mi stesse gustando.
Spalanco gli occhi e me lo ritrovo a pochi centimetri,ha il suo sguardo malizioso,gli brillano gli occhi,sembra un bambino che ha appena fatto una marachella.
-Avevi un po' di gelato qui- mi dice toccandosi vicino alla bocca.
Che scherzo divertente. Allora perché mi sento così umiliata?
Sempre da una distanza galattica sento la mia mano stringere il cono,sbriciolandolo.
Stupida!Mi dico,mentre le lacrime minacciano di scendere,si stava solo prendendo gioco di me.
Come ho potuto pensare che stesse per baciarmi?Non c'è nessuno a vederci,nessun giornalista,perché mai dovrebbe farlo?
Mi tornano in mente le parole di Jess “Per lui è solo un gioco per sconfiggere la noia”,idiota!Ci sono cascata come una scema.
Sento una rabbia cieca montarmi nel petto.
Fulmino Paul con lo sguardo,lanciandogli quello che resta del gelato,mentre gli urlo
-JAMES PAUL MCCARTNEY SEI UN GRANDISSIMO STRONZO!!!-
Ho appena il tempo per vedere la sua espressione attonita,prima che le lacrime mi offuschino la vista,mi volto di scatto e corro via,sento la sua voce chiamarmi,ma non mi giro,non posso.
Arrivo a casa col fiatone,ho corso fino a qui,ho i polmoni in fiamme e gli occhi gonfi.
Devo sembrare una pazza. Vado in bagno a lavarmi la faccia,lo faccio senza guardarmi allo specchio,non mi voglio vedere,mi sentirei ancora più umiliata.
Entro in camera mia e mi butto sul letto,la gola stretta,le lacrime che stanno per tornare.
Come ho potuto?Come HA potuto?Per lui è tutto è uno scherzo?Quando questa farsa finirà,tornerò ad essere una delle tante per Paul?
Il pensiero di non vederlo più,non parlargli più,non averlo accanto...il pensiero di saperlo con un'altra ragazza mi fa stare male fisicamente.
I singhiozzi si fanno più forti,disperati.
Sento un dolore al petto,mi fa male il cuore.
Non sarà mai mio. Non sarà mai mio.
Dopo un tempo che pare infinito sento il telefono squillare,ho paura che sia lui,ma devo rispondere,potrebbe essere Mr Donald.
Alzo la cornetta -Pronto- gracchio nel ricevitore
-Lizzie?Sei tu?Ma cosa...- la sua voce mi investe come un maglio,non posso affrontarlo.
Metto giù la cornetta.
Quasi subito si rimette a squillare,stacco il filo e torno in camera.
Mi metto sotto le coperte,voglio dormire,non pensare a niente,non pensare a lui,non pensare al dolore.
Vengo svegliata dal suono del campanello.
Il cuore mi batte forte.
Vado verso la porta,cammino piano,nemmeno mi stessi avvicinando a una bomba.
Guardo attraverso lo spioncino. Il cuore mi si ferma.
É Paul.
-Lizzie,lo so che sei dietro la porta,apri per favore,dobbiamo parlare!-
si passa una mano fra i capelli,scompigliandoli, perché dev'essere così dannatamente bello?
-Mi spiace Lizzie,non dovevo fare quello scherzo idiota,ma non pensavo che te la saresti presa così...io...stavo solo scherzando...scusa se ho fatto qualcosa che ti ha dato tanto fastidio...scusa Lizzie-
Sembra così dispiaciuto...senza nemmeno rendermene conto la mia mano si poggia sulla maniglia della porta,il contatto col metallo freddo però mi riporta alla realtà.
No,non gli aprirò,non voglio...non posso,si accorgerebbe che ho pianto fino a poco fa e come potrei giustificare la cosa?
Paul è ancora qui davanti,la testa appoggiata contro la porta.
Mi schiarisco la voce,deve avermi sentito perché alza di scatto la testa,gli occhi che brillano.
-Torna a casa Paul,non preoccuparti,mi farò sentire io.- cerco di mantenere la voce ferma,anche se non è un'impresa facile.
-Lizzie,per favore fammi entrare,o almeno apri la porta,voglio parlare con te- dice con tono preoccupato.
-Beh,non sempre si ha ciò che si desidera- rispondo forse un po' acidamente,appena finito di parlare mi mordo il labbro,vorrei rimangiarmi ciò che ho detto.
-Non sai quant'è vero- dice lui con sorriso mesto.
-Scusa Paul,ma non mi va di parlare per ora,non preoccuparti,io sto bene,ci sentiamo eh?Ora torna a casa da Martha-
-Ma Lizzie...- comincia lui
-Per favore Paul, và via- lo interrompo.
-Va bene Lizzie,chiamami- si arrende.
-D'accordo- rispondo mentre mi sto già allontanando dalla porta per tornare in camera e sprofondare nella mia tristezza.
Non lo chiamo quella sera e nemmeno il giorno seguente mi dico che tanto so che sarà impegnato in studio tutto la giornata,quindi è inutile.
Non lo chiamo per altri quattro giorni.
Sophie si è accorta che c'è qualcosa che non va,anche perché le ho chiesto di dirgli che non sono in casa quando mi telefona.
Mi domanda se mi va di parlare con lei.
No,grazie,non voglio. Non voglio nemmeno pensarci.
Non voglio pensare al fatto che sono una stupida che si innamora solo di ragazzi che non ne vogliono sapere di me.
Perché non mi ami Paul? Perchè non mi vuoi come io voglio te?
Gli unici momenti in cui questi pensieri non mi tormentano sono mentre dormo,così appena finito di lavorare mi fiondo a letto e chiudo gli occhi.
É venuto al lavoro,per fortuna io non c'ero,ero andata a fare delle consegne.
Mr Donald ha appena finito di dirmelo,mentre sta preparando del the,senza rendermene conto inizio a tremare.
-Elisabeth,so che non sono affari miei- mi dice porgendomi una tazza di the
-Ma credo dovresti parlare con lui,mi è sembrato un giovane a modo...e beh,mi ha fatto pena,era sinceramente preoccupato,quando gli ho detto che non c'eri aveva lo sguardo disperato,mi ha detto che ti fai negare e che non sa nemmeno perché sei tanto arrabbiata con lui-
Mi irrigidisco. Ovviamente Paul non sa che sono innamorata di lui e che in realtà non sono davvero arrabbiata con lui.
All'improvviso mi viene in mente un'altra cosa. Ricordo che mi aveva raccontato che ogni volta che litigava con Jane,lei poi,si faceva negare sia al telefono che a casa e lui si sentiva malissimo.
Sto facendo la stessa identica cosa.
So che per lui non sono importante come Jane,ma lo sto comunque punendo allo stesso modo,ancora una volta sento le lacrime salirmi agli occhi.
-Le spiace se oggi esco prima,Mr Donald?- gli chiedo
-Figurati Elisabeth,anzi,speravo proprio che me lo chiedessi- mi dice sorridendo.
Appena uscita dal negozio,mi dirigo verso casa di Paul,sperando di trovarlo lì,forse dovrei chiamarlo prima,rifletto mentre cammino a passo spedito verso la stazione della metropolitana.
“E se mettesse giù la cornetta come ho fatto io?” mi domando,meglio prenderlo di sorpresa,penso.
Il tragitto è molto breve e presto mi ritrovo davanti al familiare portone
di legno scuro,ricoperto di scritte.
Ci sono alcune fans che mi salutano con un ghigno malefico.
Allungo la mano e suono il campanello -Ragazze,se siete voi mi arrabbio!- gracchia la sua voce nel microfono.
Il cuore mi batte fortissimo -Sono Lizzie,Paul-
Silenzio.
Subito penso che non vuole più vedermi,che mi dirà di andarmene via.
-Entra- espiro il fiato che inconsciamente stavo trattenendo,mentre apro il portone.
La distanza dal cancello d'ingresso alla porta di casa mi sembra enorme,la trovo socchiusa.
Spingo la porta ed entro nella casa in penombra,comincio a preoccuparmi,forse gli è capitato qualcosa e io mi sono negata per giorni,forse aveva bisogno di me!
-Paul?- chiamo,la voce mi esce soffocata,mi schiarisco la gola e avanzo nella stanza.
Non mi risponde nessuno,nemmeno l'abbaiare festoso di Martha.
-Paul?Dove sei?- chiamo ancora,una nota di panico nella voce.
-Qui- mi risponde,mi volto in direzione della voce e lo trovo appoggiato allo stipite della porta la luce che proviene dalla stanza accanto è alle sue spalle,così vedo solo il suo profilo,non posso leggere che espressione ha in viso.
Mi avvicino piano,finché non sono di fronte a lui,riesco a malapena a scorgere i suoi lineamenti,non riesco a capire cosa pensa,cosa prova in questo momento.
Alzo una mano per toccargli il viso
-Paul...- lui mi blocca il braccio,stringendomi un polso,la sua grande mano lo circonda completamente.
No,ti prego,non può essere vero...non vuole nemmeno che lo tocchi.
-Ti ho cercata. Ti ho telefonato.- mi dice
-Lo so...-
-Perchè non mi hai chiamato?Perchè non ti facevi mai trovare?Sono venuto perfino dove lavori a cercarti!- mi stringe il polso nella foga del discorso,quasi fino a farmi male.
-Perdonami Paul,ma ho passato un brutto periodo,ero così depressa e non volevo vedere né sentire nessuno- dico con voce strozzata,in parte è la verità.
Mi attira a sé,abbracciandomi,mi tiene così stretta che fatico a respirare,ma oh,che bello essere di nuovo fra le sue braccia!
Comincio a singhiozzare.
-Mi sei mancato tanto Paul- dico piangendo come una bambina.
-Ma allora perché non rispondevi alle telefonate e non volevi vedermi Lizzie? é stato lo stupido scherzo che ti ho fatto?Non pensavo avresti reagito così..- risponde mesto,continuando a tenermi stretta,accarezzandomi la schiena.
-Non è per lo scherzo,all'inizio mi sono arrabbiata,ma poi...ho cominciato a deprimermi per altri motivi e non volevo vedere nessuno...mi spiace se ti ho fatto preoccupare,ma ero così giù- insomma,non è proprio una bugia,giusto?
-E perchè ti sentivi giù?-
-Non posso dirtelo...non so bene nemmeno io il motivo,mi sono sentita un fallimento...insomma,il ragazzo di cui sono innamorata mi considera solo un'amica.- nemmeno questo è una bugia.
-Se Ed è un idiota che non capisce quanto tu sia speciale,il fallito è lui,non tu- mi risponde con la voce seria e uno sguardo intenso.
-Già- rispondo evitando i suoi occhi,ho paura che mi legga in volto che non è Edward il ragazzo a cui mi riferisco.
Mi tiene stretta ancora per un po',mentre mi rilasso contro il suo petto,respirando il suo profumo,fingendo che i miei sentimenti siano ricambiati.
-Senti,ti va un gelato?- la sua voce interrompe le mie sciocche fantasticherie
-Ma stavolta,per favore,non buttarmelo addosso- continua facendo lo sguardo da cucciolo.
Non posso fare a meno di ridere,riesce sempre a tirarmi sù di morale,anche quando è lui la causa dei miei problemi di cuore.
-Prometto- rispondo mettendomi una mano sul cuore.
“Ti Amo Paul,non posso proprio farne a meno.” penso mentre ci dirigiamo verso la porta d'ingresso,mano nella mano.


che mi dite?Piaciuta?Spero tanto di sì!!!Baci!!

Edited by IMeMine - 19/1/2010, 11:21

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She Came In 13
 
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16 replies since 15/1/2010, 21:10
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manubibi
view post Posted on 15/1/2010, 22:51




yeeee, stavolta la prima sono io!
Beh, è inutile dirti quanto adori ANCHE questo capitolo, vero? Paul è così assurdamente dolce *________________* e la battutina di John XDDD
E' inutile che ti dica che scrivi davvero bene e che hai uno stile molto fluido, ogni parola è al suo posto...te l'ho detto un sacco di volte XD
aspetto il prossimo! ^^
 
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IMeMine
view post Posted on 15/1/2010, 23:38




eheheh complimenti Manu!Grazie mille per il tuo commento,sai quanto ci tenga alla tua opinione!!Un bacione grande!!
 
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Y.EsteR.day
view post Posted on 16/1/2010, 22:41




ho solo due parole questa volata
"semplicemente fantastico"
complimenti scrivi benissimo, come ti ho giá detto la tua scrittura coinvolge moltissimo... aspetto il prossimo!!
 
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IMeMine
view post Posted on 16/1/2010, 23:22




grazie cara!!sei sempre dolcissima ^___^
 
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Laban
view post Posted on 17/1/2010, 16:16




oddio è bellissimo questo capitolo.
questa parte --> "sono tremendamente interessata dalla cabina del telefono alle sue spalle." <-- mi ha fatta morire!! XD
il capitolo però è tristissimo!! cavolo si vogliono a vicenda e non lo capiscono!! devono stare insieme, paul la ama veramente secondo me, ormai la finzione è diventata realtà, e loro se ne sono pure accorti!! ma il problema è che sono stupidi!!! uffa!! aggiorna presto!! ti pregooo!!
 
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manubibi
view post Posted on 17/1/2010, 17:08




Il fatto è che Liz ancora non può credere che Paul possa amarla, lo vede ancora come qualcosa di superiore e irraggiungibile, quindi si comporta ancora come se recitasse per non deludersi, è esemplare il modo in cui cade in depressione per uno scherzo, che nella sua testa ha fatto diventare la chiara prova che a lui di lei non gliene frega niente.
Insomma, ha paura e si sente insicura, probabilmente è quello che farei anch'io...
 
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IMeMine
view post Posted on 17/1/2010, 19:39




è ufficiale VI AMOOOOOOO!!!!Sentire che discutete della mia ff mi rende così felice!!!infatti è così Manu,nemmeno io nei panni di Liz potrei credere che Paul mi trova attraente e che si è innamorato di me?Lui era lo scapolo più desiderato al Mondo e io non riuscirei a credere di interessarlo,i segnali che lui manda a Liz vengono sempre interpretati come qualcosa di non serio da parte sua oppure come semplice "bisogno fisico" e lui...lui è convinto che lei sia ancora innamorata di Ed...che fessoXDquei due sono troppo concetratti su loro stessi per accorgersi di ciò che passa realmente nella testa dell'altro...chissà se riusciranno a cambiare?mah!!
 
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Laban
view post Posted on 17/1/2010, 21:02




che liz non riesca a credere che paul sia innamorata di lei mi sembra ovvio, ma è paul il cretino!! lui la ama follemente, glielo deve dire esplicitamente!!
lo so che pensa che lei sia ancora innamorata di edward, ma tanto lui che ha da perdere? in fondo rimarrà sempre il bellissimo paul! può avere al massimo una delusione...
invece se non glielo dice rischia di perdere l'amore della sua vita...

una cosa, questa fanfic, seguirà la realtà o può andare anche oltre quindi un lieto fine per paul e liz?
 
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IMeMine
view post Posted on 18/1/2010, 16:48




Paul,esattamente come Lizzie ha paura che se le confessasse i propri sentimenti e lei lo respingesse (come è convinto che accadrebbe) l'amicizia fra loro sarebbe rovinata e piuttosto che perderla preferisce stare zitto...il finale non ve lo posso svelare...anche perchè nemmeno io so bene come finiràXD
 
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Glass Onion
view post Posted on 20/1/2010, 15:40




Finalmente un nuovo capitolo!! *_*
L'ho letta l'altra sera, tutta d'un fiato...sul serio, anche stavolta è stato qualcosa di fantastico! Qualsiasi cosa tu scriva, riesci a farla vivere al lettore come in prima persona e questa è una cosa bellissima! La messa in scena che entrambi vorrebbero si trasformasse in realtà...la paura di perdere ciò che li lega e quella di lei di essere umiliata definitivamente...e che Paul non possa aver paura di essere "umiliato" anche lui, per essersi affezionato così tanto alla ragazza senza che forse lei lo ricambi? Veramente uno splendido capitolo!
E ora...incrociamo le dita per Paul e Liz! :P xD
Ciao, ragazze! Ed i miei sinceri complimenti a te, Anto! :)
 
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Vaniloquio
view post Posted on 21/1/2010, 16:49




cavolo! non son la prima uffa!
comunque questo è uno dei miei preferiti credo che sarà così. cade a fagiolo. è scritto proprio bene anto, MI PIACE!
 
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Grizabella
view post Posted on 12/2/2010, 17:51




CITAZIONE
-va bene ragazzacce,usciamo!-.

Qui ho "visto" Paul. Non so perchè, ma mi ha ricordato Paul... oddio, non sono normale!!
CITAZIONE
-Se vai un po' più giù con la lingua ragazzo mio, le tiri fuori la cena dallo stomaco- ci siamo staccati,come se avessimo preso la scossa.
-Bleah!Che schifo John!- ha detto Jess disgustata.
-Beh,ma è vero mia cara,le stava facendo una visita alla gola!-

Bleah! John è sempre il solito, però... però aveva ragione!!! :fox-emo-009.gif:
CITAZIONE
Perché non mi ami Paul? Perchè non mi vuoi come io voglio te?

ma lui ti vuole!!!! uffi..Paul con la faccia da cucciolo...povero..=(
 
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Paulla92
view post Posted on 13/2/2010, 18:19




Oddio,ma quanto si può essere idioti quando si è innamorati?!?! >.<''
[e il premio idiota 2010 va a.....Pauzzie(Paul/Lizzie)]
Anche questo capitolo è bellissimo!!Complimenti!
Aggiorna presto^^
 
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Vaniloquio
view post Posted on 5/3/2010, 20:36




UAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!


postapostapostapostapostapostaposta!


:fox-emo-009.gif:


! ! ! ! ! ! ! ! ! ! !

 
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16 replies since 15/1/2010, 21:10   430 views
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